IL MESSICO
Il Messico è una terra dai grandi contrasti, tra le antiche città i deserti e le spiagge tropicali.
Contrasti e cambi di scenario come tra la caotica Città del Messico rispetto al Chiapas, ricco di risorse naturali e sempre a rischio di rivolte per gli indios.
Il Messico vive anche questa vicinanza con gli Usa, che rende vivace il confine settentrionale del paese e basterà trascorrere poche ore in questo paese per notare come convivano in questa grande confederazione oltre 50 etnie ognuna con una propria lingua e tradizioni.
Questo ne fa un paese dai grandi contrasti e dalle grande prospettive.
Ruta maya? Mare? Natura? Le cose da vedere in Messico sono infinite quindi prima di programmare bisogna chiarirsi le idee e poi scegliere.
Molti turisti visitano il Messico per le sue spiagge bianche e il mare dei Caraibi con la barriera corallina.
E' in effetti un'opzione.
Personalmente ho sempre optato per Cancun ma molti sono coloro i quali trascorrono la propria vacanza in Messico a Playa del Carmen.
Comunque non si può a mio avviso andare in Messico e non vedere i suoi fantastici siti archeologici, che in Yucatan sono davvero imperdibili.
Ho potuto anche visitare Città del Messico, una città enorme porta di dite per il Messico moderno, dove storia e cultura si fonodono con i difetti tradizionali delle caotiche moderne metropoli.
Il Messico é tutto questo ma anche molto di più, tutto comunque da curiosare.
Riccardo Gili
SCHEDE: lo Yucatan
Lo Yucatan è la penisola messicana che si estende dal Mar dei Carabi al Golfo del Messico ed è uno dei luoghi turistici più visitati del Messico grazie al suo mare caraibico incantevole ed alle molteplici testimonianze archeologiche della civiltà Maya.
La civiltà Maya fiorì nella zona del Centro America dal sud della Penisola dello Yucatán passando per Guatemala e Belize arrivando fino all'Honduras e a El Salvador. Il gruppo più vasto di Maya moderni si trova nello stato messicano dello Yucatán.
Quando gli spagnoli chiedevano il nome della propria terra alle popolazioni indigene, i locali rispondevano "Yectean" che significa in lingua Maya "non ho capito". Con il tempo "Yectean" è divenuto "Yucatán", il nome della penisola.

Oltre a Chichen Itzà cui dedichiamo una scheda a parte, da visitare nello Yukatan, c’è la magnifica Tulum, uno dei siti più interessanti di tutta la penisola, costruito a ridosso del mare cristallino in posizione dominante su una magnifica spiaggia di sabbia bianca.
Dal sito si può avere una vista spettacolare delle acque azzurre e trasparenti del mar dei caraibi.
Lo stato di conservazione del Castello di Tulum, realizzato in pietra, è invidiabile. Ci sono poi tante piccole rovine attigue e simili al castello ma di dimensioni inferiori di cui ora rimangono solo i resti.
La spiaggia ed il suo mare cristallino merita letteralmente un tuffo e si raggiunge direttamente dalle rovine.
Uno dei siti maya più ben tenuti e da vedere è senz'altro Uxmal ma tutto lo Yucatan pullula di siti Maya.
La bellissima città di Merida è la capitale dello Yucatan ed è il centro intellettuale e artistico della penisola. La città é ricca di splendidi palazzi coloniali e merita a mio avviso la visita di almeno un giorno.
PILLOLE: CHICHEN ITZA
Quello di Chichén Itzá è il più importante complesso archeologico Maya del Messico, dichiarato patrimonio dell'umanità e situato nel nord della penisola dello Yucatan. È stato inserito nel 2007 fra le sette meraviglie del mondo moderno.
Il sito si estende su un'area di 3 km² che appartenevano a una grande città Maya.
Comprende numerosi edifici tra cui la piramide di Kukulkan, nota anche come “El Castillo”, l'osservatorio astronomico, noto come “Caracol” e il Tempio dei guerrieri.
Il tempio di Kukulkan è una delle più famose piramidi a gradoni precolombiane del Messico.
Alta ma non altissima come si può immaginare vedendola in foto.
Sarebbe bello se il turista potesse fare la salita fino in cima, attraverso i gradoni enormi che corrono lungo i quattro lati fino alla sommità.
Agli equinozi di primavera e d'autunno al calare e al sorgere del sole, gli angoli della piramide proiettano un'ombra a forma di serpente piumato. Il serpente in lingua Maia è detto Kukulkan da cui il nome della piramide.
Se si resiste al terribile odore, si può invece ancora visitare la piramide all’interno. Infatti si scoprì un secondo tempio sepolto all'interno.
Ultimamente sia la scalata della piramide che la visita integrale del tempio all’interno sono state limitate ai turisti per alcuni incidenti anche gravi nel passato.
E' un'esperienza che ho potuto invece potuto fare nella prima visita a questo sito, mentre nella seconda a distanza di anni la salita era già stata vietata e l’accesso all’interno limitato.
La particolarità della salita é che dopo era terribile scendere, perché era talmente ripida che non riuscivi a mantenere l'equilibrio. Ma valeva davvero la pena, anche per la magnifica vista dall'alto.
Il Tempio dei Guerrieri é un'altra piramide a gradoni, con alcune colonne intagliate nel frontale e sui lati raffiguranti guerrieri. Alla sommità c’è un altare per i sacrifici.
Adiacente questo tempio c'è una larga piazza che doveva ospitare il mercato.
Altro luogo unico dove soffermarsi nella visita è il campo del gioco della palla (o pelota, se si vuole fare gli ispanici) lungo oltre 150 metri e largo la metà. Le mura sui lati hanno al centro gli anelli di pietra dove doveva passare la pelota.
Altro tempio abbastanza ben tenuto é quello del Giaguaro affacciato sul campo di gioco della palla. Esso ha all'interno persino un affresco seppur in gran parte danneggiato. Ed é incredibile visto l'epoca.
A nord del sito si trova El Caracol (che in spagnolo vuol dire la chiocciola) il cui nome deriva dalla scala di pietra a spirale presente al suo interno. Questa struttura era un osservatorio astronomico.
I Maya infatti erano bravissimi in questa arte e determinavano con precisione il momento dei solstizi.
L'osservazione delle stelle aiutò gli astronomi Maya a determinare il loro famoso calendario, il cui studio ancor oggi appassiona molti esperti, come anche per le varie scritture di questo popolo magico.
Per fortuna alcune previsioni catastrofiche dei Maya erano almeno parzialmente errate o sono state mal interpretate.
Ma la loro precisione affascina il turista, oltre che l’esperto.
Una visita accurata Chichen Itza richiede un’intera giornata, che sarà ricca ed estremamente appassionante ma spesso faticosa anche per il caldo umido. Attrezzatevi.