LA EAST COAST

LA EAST COAST

La East Coast è la designazione con cui si indicano gli States della costa orientale.

Anche se nell'accezione corrente di East Coast si indica piuttosto la metà più settentrionale degli Stati Uniti, noi abbiamo accomunato in questa rubrica l'intera costa Orientale. Quella che dal Maine e il Massachusset va fino a Washington e poi fino in Florida.

Essa , merita una o più visite dedicate e offre continui cambi di scenario con aspetti naturalistici meravigliosi e grandi città da vivere. 

È la regione del paese con la più alta densità di popolazione, dato che comprende le città di Boston, New York, Philadelfia, Washington e Miami.

Perla assoluta di questa magnifica parte di costa e' la Grande Mela che attrae migliaia di turisti ogni anno ma soprattutto gioca nell'immaginario collettivo il ruolo di vero ombelico del mondo occidentale.

I suoi grattacieli immensi dalle forme piu' strane, i suoi parchi, i suoi locali i suoi negozi ne fanno un posto da assaporare, senza fare troppi programmi e senza avere una meta precisa.

Lasciando che sia il tempo, l'occasione, il caso a guidare la visita. Qualcosa da fare lo si trovera' comunque.

Poco sopra New York c'é Boston, che rispetto ad altre citta' americane é la piu' europea, con i suoi college la sua vivace vita culturale e dove si possono assaporare fantasiche aragoste.

Più a Nord verso il Canada c'é la regione del Maine con i suoi fari, le coste frastagliate, la natura rigogliosa.

Invece da New York verso sud si incontra prima Philadelfia e poi la capitale, Washington.

Esse rappresentano il passato il presente e il futuro degli Usa.

A Philadelfia gli Stati uniti sancirono l'indipendenza dall'Inghilterra e questa città ne é ancor oggi fiera testimone con la campana della libertà.

La capitale é invece una città costruita per questo ruolo, testimonianza dell'attuale grande potere politico americano.

E se l'egemonia economica degli Usa si denota in maniera evidente a New York -e nello specifico a wall Street- è a Washington che vi sarà evidente l'egemonia politica di questa grande nazione.

La costa termina verso Cuba con la latina Florida. Qui si parla piuttosto spagnolo che inglese e Miami, la città principale, ha caratteristiche americanissime ma anche assolutamente lontane dal target Usa.

Un solo fattore comune unisce tutti questi luoghi: la visita di questa costa non ha nulla di meno rispetto alla più rinomata costa occidentale...

Riccardo Gili
 

PILLOLE: NEW YORK

E' difficile riassumere e consigliare cosa visitare nella Grande Mela. Tutto dipende dal tempo a disposizione ma personalmente ho sempre preferito dedicare almeno una settimana  per vivere la città. Tuttavia per farsi un’idea e toccare i posti e i monumenti più importanti e principali si può optare per una permanenza più ridotta.

Ovviamente, almeno la prima volta che si va a New York, é inevitabile concentrarsi su Manhattan, facendo al massimo un salto a Brooklyn. Se si dispone di maggior tempo si potrebbe dedicare del tempo anche al Bronx o nel Queens.

Manhattan comunque é già immensa e come ogni cosa bisogna partire dal suo cuore che per Manhattan é Central Park.

Una passeggiata a Central Park é d'obbligo, magari la domenica mattina, magari con una carrozzella trainata da cavalli. Penserete di essere in un mondo parallelo e capirete di essere in una città solo scorgendo in distanza i palazzi e i grattacieli. E' incredibile la sua forma squadrata che scorgerete ancor più chiaramente dall'alto ad esempio dall'Empire.

Vicino al parco troverete il Metropolitan Museum of Art ed il Museo Storia Naturale:  essendo tuttavia immensi richiedono tantissimo tempo per una visita…. quindi fateli solo se restate almeno 3 giorni in città: rischiate altrimenti di perdere tempo prezioso e di non godere dell'atmosfera Newyorkese a pieno.

Da Central Park, si può poi scendere verso la Lower Manhattan fino a Brooklyn e poi giù al fondo: la camminata da sola vale la visita..

Sulla Quinta Strada farete scorpacciata di negozi senza possibilità di controllarvi, presi quasi da un ipnosi. Ma troverete anche il Rockfeller Center e li vicino la sede della NBC. Entrambi meritano un salto ma solo se avete tempo.

Nella NBC potrete vedere gli studi televisivi, mentre dal RFC potete ammirare un panorama magnifico.  Il Rockfeller Center é costituito da 19 edifici commerciali affacciati sulla quinta strada ed è stato ideato e costruito su commissione del banchiere statunitense Rockefeller. Di fronte in inverno c'é la magnifica pista di pattinaggio scenario di molti film.

Proseguendo verso sud arriverete nella magica Times Square e resterete a bocca aperta per il gioco di luci la fiumana di gente i suo rumori.

Qui sarete nel vero ombelico del mondo. Andate al centro della piazza e fate un girotondo... guardate... assaporate.  Questa zona deve essere visitata con calma tra i teatri di Broadway e le insegne luminose al neon sui palazzi, assaporandone l' atmosfera.

Arrivati a Lower Manhattan capirete di essere in un altro luogo magico e pieno di storia. Qui ci furono i primi insediamenti olandesi e allora New York si chiamava New Amsterdam. 

In zona si trova Wall Street, dove consiglio di andare quando la borsa americana, il New York Stock Exchange, è in attività (ovvero dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 16).

Osservate i colletti bianchi come piccole formichine in giro per le strade animare questo angolo della città inconsapevoli di avere tra le mani l'economia mondiale. Pensate agli scandali che hanno dato origine della recente crisi economica: questo é stato lo scenario di tutto. Grandi default ma anche grandi scalate. Qui si gioca a dadi con l'economia e questo potere trasuda tra i palazzi.

Sono disponibili tour di Wall Street anche inclusi nel New York Pass. Si può fare il tour della Federal Reserve, la banca centrale americana, o vedere il Museo del Denaro, dove si viene portati al caveau per ammirare i lingotti d’oro che vengono custoditi nei sotterranei. L’ingresso è gratuito ma bisogna prenotare con largo anticipo. 

Esplorando Lower Manhattan arriverete fino a Ground Zero, o meglio il nuovo World Trade Center. Nel settembre 2011 ha aperto il Memoriale dell’11 settembre, visitabile gratuitamente (con prenotazione) ma non posso commentare perché l'ultima volta che sono stato a New York non era ancora aperto.

Ogni volta che sono andato a Ground Zero sono sempre andato nella magnifica chiesa che é rimasta in piedi per miracolo dopo gli attentati. Qui l'emozione é palpabile ed io ho avuto il privilegio di visitarla l'anno dopo l'11 settembre dove ancora la commozione era palpabile, quando ancora c'erano migliaia di fotografie sulla griglia d'entrata. All'interno le divise dei pompieri deceduti. La prima volta che ci sono andato non riuscivo più ad uscire. L'ultima volta che ci sono tornato tutto era meno emozionante, e forse io stesso ero meno predisposto per vivere quest'esperienza con il medesimo trasporto della prima volta. Resta comunque un must da visitare.

Di fronte a Ground Zero in Vesey Street c’è l’outlet Century 21, un outlet cittadino con prezzi eccellenti e tappa obbligata per lo shopping.

Scendete poi verso il punto più basso della city, dove NY é nata. Da li potrete prendere un traghetto per visitare la Statua della Libertà e Ellis Island i primi simboli di New York che accoglievano gli immigrati in cerca di maggior fortuna. Oppure limitatevi ad una semplice traghettata per Staten Island, gratuitamente come i pendolari. Vedrete il magnifico sky line di New York e da distante la Statua della Libertà.

Nella traversata, sullo sfondo, vedrete il ponte di Brooklyn. Tra l'altro questo può essere attraversato a piedi e resta una delle esperienze migliori fatta a New York.

A pochi passi dall’imbarco per la Statua si trova il bellissimo museo degli Indiani d’America ospitato nello storico palazzo della Alexander Hamilton Custom House, magnifico edificio con entrata gratuita.

Dopo tutto questo resta comunque ancora molto da vedere: il Palazzo dell'Onu, Little Italy, Chinatown, il Crysler Building il Madison Square Garden... e tra i musei il Guggenheim (che ospita opere magnifiche ed é anche caratteristico per la sua struttura a spirale) ed il Mo.Ma.

Ma se avete poco tempo scegliete di fare ancora un salto all'Empire State Building per il magnifico panorama e andate a fotografare il Flatiron Building dove potrete notare lo schema obliquo di Brooklyn rispetto alle street ed alle avenues, sempre squadrate. Li vicino potrete  tra l'altro prendere un buon caffé dal sapore d'Italia presso EatItaly.

La sera andate assolutamente a Brooklyn per un Musical: non dovete assolutamente perdere questa occasione.

Personalmente ricorderò sempre il musical Mamma Mia, che ho visto al teatro  " Winter Garden". https://www.newyorkcitytheatre.com/theaters/wintergardentheater/theater.php

Per muoversi consiglio indubbiamente la metropolitana ma preparatevi anche a grosse camminate... Il consiglio principale é comunque uno: vivete questa fantastica città... prendendo un caffé a Barnes and Nobles, o un hot dog... prendete un taxi e perdetevi... vi ritroverete presto, felici.

IL RISTORANTE SCELTO DA MONDOCURIOSATO A NEW YORK

A New Your City una sera é d'obbligo oganizzarla all'Ellen Stardust Diner, a lato del Wihter Garden Teatre.

 https://www.ellensstardustdiner.com/

In questo tipico locale americano si potrà vivere un'esperienza assolutamente unica.

Quando entri l'atmosfera é quella del tipico fast food americano tipo Happy Days con i divanetti colorati.

Non subito si capisce che si sta per entrare in una grande "show live".

Infatti i camerieri che lavorano in questo locale a turno servono e man mano si esibiscono cantando magistralmente canzoni tratte dai più famosi musical di Broadway.

Si inizia quindi a guardare il menu (con le tipiche patatine, gli hamburger o cos'altro di americanissimo desideriate) e magari il tipo che ha appena portato la coca cola al tavolo accanto agguanta il microfono e si mette a cantare Mamma Mia salendo sui divanetti...

La qualità delle esibizioni é ottima perché sono tutti allievi delle migliori scuole di canto e recitazione, che "arrotondano" lavorando in questo locale dall'atmosfera estremamente coinvolgente.

Tutto é davvero "molto americano" ed é di fatto la concretizzazione del Grande Sogno: chiunque può essere star anche solo per un momento!

E chissà... tra gli avventori potrebbe nascondersi un regista alla ricerca di talenti.

Si narra che qualcuno ce l'abbia fatta... e voi con lui, per un'esperienza da vivere e gustare profondamente.

SUGGERIMENTI: NEW YORK PASS

C'è sempre troppo da fare a New York, le visite turistiche sono costose e le migliori attrazioni sono affollatissime.

Una soluzione é fare il New York Pass, una tessera turistica che consente il risparmio di tempo e denaro.

https://www.newyorkpass.com/It/?AID=11012732&PID=6468743

PILLOLE: WASHINGTON

Washington é la capitale degli Stati Uniti d’America ed é una delle città simbolo degli Stati Uniti, ripresa in moltissimi film perché sede del governo americano e fulcro del potere.

La bandiera americana è spesso esposta fuori dalle case negli States ma qui è davvero ovunque e più di ogni altro posto.

Ti senti in un luogo che conta dove un corteo di auto blu, con le bandierine come si vede nei film, può passarti accanto sulle strade in ogni momento.

Eppure, a parziale contrasto, Washington non é una città grandissima… e  tutte le attrattive si trovano vicino al centro e sono raggiungibili a piedi.

La visita deve partire dalla Casa Bianca, la dimora dove risiede il Presidente degli USA fin dal 1800. 

Essa é un vero e proprio simbolo nel nostro immaginario.

Tuttavia, quando ci sono stato di fronte personalmente l’ho trovata... piccola!

In effetti si tratta di una villa bianca immersa in una parco. Ma l’emozione di vederla è comunque garantita….

L'accesso, gratuito, è consentito solo in determinate stanze, solo la mattina e tranne la domenica e il lunedì . Tuttavia bisogna riservare con larghissimo anticipo.

Ci sono poi alcuni monumenti imperdibili.

Il Washington Monument dedicato al primo presidente George Washington, ad esempio, deve essere visitato.

E' un obelisco di 166 metri dalla cui cima è possibile godere di una bellissima vista del Potomac, il fiume della città.

Poi bisogna andare al Lincoln Memorial, un monumento che nella struttura ricorda un tempio greco, dedicato al sedicesimo presidente degli Stati Uniti e ricordato con una statua enorme in suo onore. 

E assolutamente bisogna fare un salto al Campidoglio che è il centro della città di Washington DC dove tutti i viali confluiscono. E' ubicato su una collina a est del Potomac ed è sede della Camera e del Senato degli Stati Uniti: prenotando il giorno prima siamo riusciti a visitarlo e merita.

Se avanzate tempo fate un giro alla Biblioteca del Congresso, la biblioteca più grande del mondo.

Una visita è invece assolutamente obbligatoria al quartiere del Mall che si estende di fronte alla Casa Bianca e include una serie di attrazioni tra cui Il Museum of Natural History e il National Air and Space Museum (dedicato a aerei, pianeti e navicelle spaziali da vedere assolutamente).

Vicino al centro si trovano poi Georgetown ed Arlington.

Georgetown era una volta il ghetto nero della città mentre ora è una zona residenziale magnifica con case in legno e locali alla moda. Una visita è d’obbligo magari a cena.

Il quartiere di Arlington è invece ricordato principalmente per il suo cimitero dove si trovano il monumento al milite ignoto chiamato e la tomba di J.F. Kennedy.

Poco distante da Washington di trova la sede del Pentagono dove vengono prese tutte le decisioni in merito alla Difesa americana. Il mio consiglio é di non vi sbattervi però troppo per una foto. E' un palazzo alla fine piuttosto anonimo ed é arduo trovare un punto per una foto panoramica.

Per una visita di Washington consiglio 2 giorni, se avete più tempo e volete vedere bene in musei 3 giorni. Non ve ne pentirete.

ESPERIENZE VISSUTE: una mamma americana

Quando si organizza un viaggio in America, soprattutto la prima volta, si cerca in assoluto di "raccogliere" le curiosità per  le meraviglie e le attrazioni sulle quali si è sempre sentito dire da chi ci era già stato. Cosi' e' stato anche per noi, quando siamo stati a New York, Philadelphia , Whashington e così voglio fare con voi.

Tutto bellissimo, pieno di stupore, voglia di fotografare soprattutto verso il cielo, dove per effetto ottico, le punte dei grattacieli sembrano quasi toccarsi in un simpatico "cin cin". Ma, sembra quasi ridicolo, nei miei ricordi di quel viaggio il piu' vivo è un "incontro" particolare.

Era un pomeriggio inoltrato a Washington quando passeggiavo con mio marito, cercando i migliori ristoranti per la cena. 

Ed ecco che sul lato opposto al nostro marciapiede mi attrae un merletto bianco che incorniciava l'intera vetrina di un locale.

Non abbiamo esitato un istante e -senza neppure parlarci- ci siamo immediatamente diretti verso quella visione molto singolare, curiosi.

Ed ecco che, come per incanto, dietro a quel vetro sapientemente incorniciato vediamo in modo più definito palesarsi una cucina  rustica tutta arredata con un un tocco di antico. C'era anche una credenza vecchio stile con mazzi di cipolla e peperoncino appesi lateralmente a dare un non "so che" di genuino al contesto.  

Ma l'emozione piu' grande e' stato vedere una donna, ormai avanti con gli anni, vestita da "nonnina" che seduta al tavolo della cucina, girava sapientemente la maniglia di una macchina per stendere la sfoglia della pasta. Lavorava li come se fosse in casa e ritirava con l'altra tagliatelle, perfette, che stendeva rapidamente su dei vassoi. Tutto con molta precisione ed arte.

Dopo un primo stupore , siamo entrati curiosi di saperne di più. Sulla porta d'ingresso troneggiavano foto eccellenti di personaggi famosi, che erano stati clienti del locale, tipo il nostro Pavarotti con signora e il loro Clinton sempre con signora.

La nostra curiosità era dettata dal capire chi fosse quella donna e perchè facesse la pasta in vetrina e lei ci ha subito accolti, senza smettere di lavorare, parlandoci in italiano! Grazie a Dio per noi che non sapevamo l'inglese: non avremmo facilmente potuto comunicare. Ci ha spiegato che lei era parente della famiglia dei titolari e che aveva messo a disposizione del ristorante la sua esperienza nel fare la pasta in casa!

Ci ha fatto vedere quanto aveva preparato per la cena , tipo agnolotti , gnocchi di patate e le famose tagliatelle.  A lato della vetrina una scala scendeva in un locale straordinariamente grande, composto da almeno 3  saloni di varie metrature, nella prima parte un ampio scaffale conteneva in bella vista una grossa quantita' di torte, di tutte le forme e colori.  

Non abbiamo esitato un attimo e abbiamo prenotato la cena.

La sera abbiamo, naturalmente, gustato tutte le specialita' fatte dalla nonnina, che ci aveva "stregato" nella sua finta, ma verissima cucina. Tutto era molto buono, un agolo d'Italia in Usa.

Sono molti i nostri connazionali che vivono in questo continente, ormai americani nello spirito forse ancora Italiani nel cuore. Parlano un Italiano "nostalgico" con qualche errore di grammatica ogni tanto ma molto genuino. Sanno dell'Italia, ma vogliono sapere da chi arriva quel dettaglio che pensano di aver perso. Hanno una visione del nostro paese spesso migliore della nostra. E' bello parlarci e consiglio di farlo come esperienza di viaggio. Venendo in questo locale abbiamo fatto ancor più di questo. Ne abbiamo conosciuti alcuni.

ll locale si chiama "da Filomena" https://www.filomena.com/ a Georgetown, in Wisconsin Avenue a Washington.

Almeno all'epoca della visita gestito da italiani che si sono inventati di proporre la manifattura della pasta italiana, e poi la cottura nel loro ristorante con i suoi ricchi ragu' italiani... Il giorno dopo durante il volo di rientro in Italia, il pensiero tornava a quella famiglia che faceva rivivere un po' della nostra Patria attraverso una vetrina incorniciata di pizzo bianco, dove ho lasciato un po' del mio cuore.

Marinella Gili

 

PILLOLE: PHILADELFIA

E’ la città che ha dato i natali agli Stati Uniti, testimone della firma della Dichiarazione d'indipendenza e della nascita della Costituzione americana.

Quinta città degli Usa e seconda per estensione della East Coast con una vivace vita culturale, i ristoranti alla moda, lo shopping e location di film famosi.

Il suo centro si può visitare agevolmente a piedi.

Qui tra i grattacieli illuminati si trovano, in maniera un po’ inconsueta rispetto ad altre realtà americane, edifici più antichi, come il City Hall, completato nel 1901.

Per un'iniezione di storia e patriottismo americano un must è la visita all’'Independence National Historical Park.

Qui si trova l’Indipendence Hall, uno degli edifici a maggiore interesse storico di tutti gli Stati Uniti, dove furono firmate la Dichiarazione d’Indipendenza e la Costituzione Americana. Di fronte si trova il Liberty Bell Pavillon, in cui è custodita la campana che annunciò la sconfitta degli inglesi (una piccola campana un po’ anonima ma dal significato storico ragguardevole…).

 Sempre di grande interesse storico è la Congress Hall dove si riunì per la prima volta il Parlamento. Una visita è raccomandabile e quando l’abbiamo fatta era in corso una suggestiva ambientazione in costume.

A Philadelfia è imperdibile un salto a  Market Street  dove si trova il Reading Terminal Market grande e pittoresco mercato coperto, ortofrutticolo e non, che vende anche prodotti della vicina comunità Amish.

A sud di Market Street si trova il South Street District quartiere "giovane" di locali, ristoranti, negozietti anche "alternativi", che ruota intorno all'omonima strada informale e colorata.

Market Street è sicuramente la zona più moderna e commerciale di Philadelfia, in cui si trovano i migliori ristoranti e alberghi e ha come edificio principale la City Hall sede della vita politica e amministrativa della città.

Altri luoghi di interesse storico della zona sono la Franklin Court e la Carpenter’s Hall.

A nord-ovest della City Hall si estende la zona a maggiore interesse culturale di Philadelfia, in cui si possono visitare alcuni musei, tra cui soprattutto il Philadelfia Museum of Art.

Più che una visita consiglio una foto  al suo esterno dove furono girate le scene del primo Rocky di Silvester Stallone (la famosa scala su cui il protagonista si allenava in saliscendi: io l’ho fatta ed ho rischiato l’infarto a metà…).

Personalmente dedicherei uno due giorni (al massimo) per una visita delle attrattive principali della città.

Se avete il dubbio di andarci, dico dopo esserci stato che seppur in Usa ci sia di meglio,  una visita di Philadelfia la metterei comunque in agenda.


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